mercoledì 26 marzo 2014

Grimpow - Il sentiero invisibile





Grimpow, il sentiero invisibile - Rafael Abalos

 Anno 1313. In un gelido mattino d'inverno, il giovane Grimpow trova nella neve il cadavere di un cavaliere. Addosso ha un sigillo e un messaggio incomprensibile, e nella mano ghiacciata stringe una pietra misteriosa, agognata da papi e da re, pronti a mettere in campo guerrieri e inquisitori spietati pur di averla. Grimpow ancora non lo sa, ma gli basta prenderla in mano per esserne attratto, per percepirne oscuramente gli straordinari poteri. Deciso a risolvere il mistero della pietra e di quell'ignoto cavaliere, il giovane finirà coinvolto in una prodigiosa avventura, che affonda negli enigmi del Medioevo più oscuro, tra società segrete e abbazie, cavalieri erranti, affascinanti damigelle, banditi sanguinari e templari.

Note e commenti:

Anche se io e la storia non andiamo molto d'accordo, ho sempre adorato il Medioevo e tutto ciò che lo riguarda: cavalieri, tornei, monasteri, scudieri, guerre per i feudi... per cui non ho potuto fare a meno di acquistare questo libro. Devo essere sincera al 100%? L'inizio è un tantino noioso, parecchio direi. Certo, c'è la scoperta di un cadavere che puff!, scompare, ma in seguito la scena si blocca per un po' nel monastero in cui si reca il protagonista, e sinceramente mi ha annoiato parecchio. Il tutto si movimenta un po' solamente verso la fine, quando, dopo svariati avvenimenti, Grimpow assieme a due altri personaggi (tra cui un cavaliere ed una giovane dama) si troveranno a dover risolvere degli enigmi che personalmente ho trovato abbastanza carini, dato che mi piacciono gli indovinelli.  Comunque sia, se qualcuno fosse interessato a leggere un bel libro con ambientazione medievale, ne consiglierei altri come Hyperversum (di cui scriverò la recensione in seguito), in quanto questo è piuttosto noioso e non descrive molto usi e costumi dell'epoca.
Adesso che ci penso, questa è la prima recensione negativa che scrivo, sarebbe un momento da commemorare, che dite?

Personaggio preferito: Grimpow

Il protagonista mi ha ispirato fin da subito molta tenerezza, forse per il suo passato un po' difficile. Mi ricorda quelle persone innocenti, un po' tontolone quasi, anche se si dimostrerà molto intelligente, grazie soprattutto alla pietra trovata nella sacca accanto al cadavere del cavaliere. Una cosa che mi piace molto è la sua abilità nel tiro con l'arco: non so perchè, ma è una cosa che collego ad ogni bravo cavaliere (anche se lui non lo è) medievale, quasi più di saper tirare di spada. Anche se l'arco era un'arma abbastanza infida (permetteva di attaccare a tradimento senza essere visti), a mio parere è anche molto elegante, fosse per me frequenterei pure un corso! Come dicevo, è Grimpow la maggior parte delle volte a risolvere gli enigmi che gli si presentano, ma oltre ad avere una buona intelligenza è anche parecchio sensibile: più di una volta rimane ferito per i comportamenti del suo compagno di ventura, il cavalier Salietti. Le sue arrabbiature durano sempre poco, perchè è un puro di cuore e non riuscirebbe mai a tenere il muso e a non perdonare un suo amico.

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